sabato 8 giugno 2019

Quando il Potere dimentica la sua funzione...sorteggio

Grazie (si fa per dire!) alle cene notturne di qualche magistrato
con qualche politico, tutti maschi, sia chiaro, dove liberamente
(“La sera uno può fare quello che vuole -è convinto l'ex magistrato Ferri-
ed incontrare chi vuole!) si discuteva del più e del meno
circa i Procuratori Capi, a qualcuno è venuta/tornata in mente l’idea,
previa riforma, di scegliere per sorteggio i membri del CSM,
proprio considerando molto sconveniente questo parlar segreto al buio
tra amici influenti e a volte molto interessati a conservare "influenza".

Ma l’idea di una riforma del CSM con questo tratto distintivo,
è stata subito bocciata sia dal vicepresidente del CSM, Ermini,
per "l’irrazionalità nella selezione dei candidati", sia da Valerio Onida,
perché non si tratta di una proposta sensata.
(“Il sorteggio non garantisce magistrati più adatti”.)
E non aggiungono altro di convincente.

Eppure sarebbe tutto più facile, razionale e sensato.
E senza la necessità di cene notturne, e molto altro ancora non svelato,
per nostra fortuna di cittadini appena onesti, dai trojan!
Basterebbe studiare criteri seri, adeguati, completi e controllabili per definire
una graduatoria di “meritevoli” e "competenti" dalla quale scegliere,
per sorteggio, in numero pari uomini e donne, tutti i consiglieri.
Chiunque si trovi nella posizione di scelto/a per sorteggio,
ha molte più possibilità, date le sue doti certificate di merito e competenza,
di tenere alta la sua funzione di consigliere indipendente e imparziale.
O no?
Severo Laleo


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