martedì 9 luglio 2019

Spadafora, Valente e l'opposizione...nel merito



Trovo nei giornali online le seguenti notizie:
1. Spadafora in una intervista a Repubblica ha detto: “Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti?”. E ha individuato tra questi “gli attacchi verbali del vicepremier alla capitana Carola” definita “criminale, pirata, sbruffoncella. Parole, quelle di Salvini, che hanno aperto la scia dell’odio maschilista contro Carola, con insulti dilagati per giorni e giorni sui social”.

2. La senatrice del Pd Valente, presidente della commissione di inchiesta parlamentare per il Femminicidio, dichiara :  "Nessuna polemica o gioco delle parti sulla pelle delle donne, si cerchi visibilità altrove. Il sottosegretario Spadafora dovrebbe evitare di ingaggiare una strumentale battaglia politica sul contrasto alla violenza di genere con il suo stesso governo e pensare solo ad attuare più velocemente il piano antiviolenza, sostanzialmente bloccato da oltre un anno".

Date queste notizie, chiederei  ora con molto interesse alla senatrice Valente, dell'opposizione, di precisare se le affermazioni di Spadafora sono indubitalmente vere e se le condivide, perché questo è un compito prioritario per un'opposizione seria.
È più importante sapere se la senatrice Valente è d'accordo con Spadafora sul fatto che troppo spesso, di nuovo durante questo governo, "gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica (Salvini)", e meno importante sapere se Spadafora è in cerca di visibilità.
O no?
Severo Laleo

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