martedì 27 febbraio 2024

Il gran capocomico, gli epigoni e la politica

 Quis fuit...qui primus...

Sì, il primo è stato Berlusconi: riuscì, con la sua foga commerciale/manipolatoria, a combattere il  "teatrino della politica", a suo dire, proprio inventando, abilmente, la figura del politico/statista "capocomico", con un linguaggio, quando non violento, almeno di sorriso/garbo tra il sincero e l'affettato, ma per i più divertente, da barzellettiere.

Ora i suoi "figli" e la sua "figlia", diventati/a statisti, nel tentativo di imitare il gran capocomico, hanno riversato nel discorso politico l'arroganza oltre il limite, e la volgarità nell'aggressione dell'avversario, e la sguaiataggine dell'approssimazione, e infine le movenze gestuali e sonore dell'avanspettacolo.

Eppure, se il popolo non è semplicemente un plaudente spettatore, presto, forse, tornerà la Politica (e si spera, anche per gli Usa!).

O no?

Severo Laleo

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