venerdì 2 febbraio 2024

"Funzionari" lungimiranti vs miserando "potere politico"

 Se la "marcia" del 6 Gennaio 2021 di Trump su Capitol Hill non ha sovvertito il risultato elettorale è stato anche, e forse soprattutto, grazie a onesti "funzionari" (Deep State?), costituzionalmente corretti e leali, e di entrambe le parti politiche, a ogni livello, dai "dirigenti" responsabili della regolarità del conteggio dei voti, alle "guardie" a tutela dell'integrità del Congresso. In sintesi, il gruppo di potere, devoto (per personali profitti) al grande "capo", ha tentato, con tutti i suoi strumenti di prepotenza, di stravolgere il risultato elettorale, ma ha incontrato, è pur vero, un altro gruppo di "funzionari servitori" pronti a lasciar solo il "capo" se questi si pone contro la "legge".

E questo è già successo a difesa dell'attuale livello/stato (ancora imperfetto, e molto) di democrazia presente in occidente. Ecco, i "funzionari" hanno espresso della democrazia una visione lungimirante rispetto alla visione proprietaria del potere di un "capo".

Oggi si viene a sapere di un documento sottoscritto da oltre 800, tra diplomatici e funzionari americani ed europei, un documento definito "transatlantico" - riporto quasi integralmente dal quotidiano "Domani"- in cui si accusa "Israele di «gravi violazioni del diritto internazionale» nella risposta militare nella Striscia di Gaza all'attacco di Hamas del 7 ottobre. I funzionari chiedono ai loro governi una reazione più decisa. Altrimenti, riporta la Bbc che ha ottenuto il testo, c'è «il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo»: fino, potenzialmente, a scenari di «pulizia etnica e genocidio».

Se negli Usa i "funzionari statali", avendo interiorizzato i valori costituzionali, hanno difeso la democrazia, oggi i "funzionari transatlantici', avendo interiorizzato i valori della Dichiarazione universale dei diritti umani (e non solo), si espongono, con onestà e coraggio, a difesa della dignità umana, sia per evitare la catastrofe del genocidio, sia per tenere sempre aperto un varco all'(inevitabile?) processo di civilizzazione dell'umanità.

O no?

Severo Laleo


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