martedì 26 novembre 2024

In un sondaggio la miseria culturale di un popolo

 È stato molto pubblicizzato (anche ad arte) un sondaggio di Euromedia a proposito delle recenti decisioni della magistratura sui migranti. Ecco la sintesi del Fatto Quotidiano del 25 Novembre: "Oltre la metà degli italiani “non condivide” le decisioni dei giudici che hanno bloccato i trattenimenti di migranti nei centri gestiti dal nostro Paese in Albania, mentre quasi la metà è convinta che la magistratura agisca contro il governo a scopo “politico“.

Credo non si sia riflettuto abbastanza su questi dati, né, mi pare, siano state avanzate preoccupazioni sullo stato della coscienza democratica di un popolo.

Al contrario, bisogna preoccuparsi quando un popolo perde il senso profondo dei fondamenti costituzionali. Per la nostra costituzione: "la giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge".

Nella battaglia di proposito intrapresa da questo governo contro la magistratura -e, quindi, contro la sua indipendenza (si tratta, in realtà , di un passaggio "politico" d'obbligo di gran parte della destra in più paesi per evitare/annullare i controlli di autorità esterne sulle decisioni di governo)- è stata "uccisa" con successo la cultura liberal-democratica, basata sulla costituzione, di questo nostro paese a corto di memoria. 

Se è legittimo affermare che "il 50% degli italiani non condivide le decisioni dei giudici sui migranti", in quanto può trattarsi di un'opinione, sia pure senza molto fondamento, il fatto che "per il 45% le toghe agiscono a scopo politico" non è più un'opinione legittima, ma la consacrazione di un'ignoranza molto pericolosa sul piano della pratica democratica, un'ignoranza fiorita in un terreno già arato da anni, almeno a partire dal Berlusconi post manipulite. 

E per la nostra democrazia è una sciagura. Si è giunti ormai a ignorare che i giudici hanno un limite invalicabile nella legge e che a nessuna/o è consentito di "agire a scopo politico" (per la costituzione "la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge").

Forse questi epigoni del berlusconismo al governo, attrezzati di arroganza, troppo spesso sguaiati, si spingono incautamente in un terreno pericoloso per tutti, perché perdere l'orizzonte costituzionale è quasi perdere l'ubi consistam della libertà personale.

O no?

Severo Laleo

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