venerdì 14 febbraio 2014

Donne di ogni sinistra…



La politica italiana è stata sequestrata dai maschi,
di ogni risma, da sempre. Un elenco rapido degli ultimi tempi?
Il celodurista Bossi, pronto con il suo dito medio,
il macho Berlusconi, danaroso caimano del burlesque,  
il Grillo festoso e urlante del palcoscenico,
subdolo suggeritore per stupratori in auto,
il Casini faro intramontabile di “io c’entro” sempre,
l’Alfano, leader “maschio” e coraggioso dei “traditori” del “nuovo” CD,
e ora il “nuovoRenzi, con antiche radici nella “violenza” dc,
di “staiserenoletta” (che presto ti pugnalo),
orgoglioso della sua ”ambizione smodata e senza limiti”.

E’ una maledizione tutta nostra questo sequestro della politica
da parte di tanti maschi, un’anomalia insopportabile,
almeno a considerare il tasso generale di maschilismo,
becero o “elegante”.
La Politica è un continuo scontro, anche fratricida,
ma sempre tra maschi, per il potere. E resta maschile,
anche quando invita al tavolo delle decisioni più donne
per far “parità”. E sempre per graziosa concessione!

Con questi “leader” (si fa per dire!), la politica italiana
è sempre un gioco, un baldanzoso scendere in campo,
per vincere la partita, con o senza il calcio di rigore.
Il goal è il potere. Solo il potere. E per di più solo
e sempre personale. Per interessi personali.
Il Paese è sì presente, ma è solo un paravento.
E anche quando parlano di legge elettorale, il nostro voto,
libero e eguale”, diventa solo un semplice strumento
per la soluzione di un duello tra maschi, contro la Costituzione.

Al Paese ognuno di questi maschi ha regalato
(oltre a guasti profondi) nell’ordine:
volgarità (l’antologia di Bossi è irripetibile);
Ruby nipote di Mubarack” (vergogna parlamentare ineguagliata);
le piazze per l’esercizio del “vaffismo” (forse a volte sacrosanto);
il “moderatismo” cattolico pendolare (forse per non annegare);
il ritrovamento casuale dell’ “interesse” del Paese, ma dal Governo;
le bugie ultraveloci di “sindaco” (uomo quindi delle istituzioni
a cui sarebbe vietato dir bugie e barare) solo per chiudere
un duello, e non a viso aperto, per la propaganda,
ma di nascosto lentamente e proditoriamente preparato.
Nel rispetto di un’antica tradizione.

E l’altro maschio del Quirinale (l’età in questi casi è davvero un’attenuante), 
per un errore di “rapidità” (anche lui veloce)
non riuscì a suo tempo a trovar una “saggia” donna. E ora per il governo
del Paese incontrerà altri maschi, quasi solo maschi.
Tanto per completare il quadro della nostra anomalia.

Non se ne può più. Sono da tempo per un governo duale, di coppia,
almeno nei partiti, per infrangere la figura perversa,
e non democratica, del “monocrate” al comando. Sempre maschio.
A cultura maschilista radicata. Non è forse il monocratismo l’esito storico, 
obbligato, del maschilismo duellante?

Donne di ogni sinistra, di governo e di alternativa, almeno voi,
unitevi, assoldate pure un maschio esperto di vie brevi per raggiungere il potere,
ma conquistatelo il “potere” e trasformatelo in “servizio”.
Se non ora, quando? Ma forse è solo una fantasia.
O no?

Severo Laleo

1 commento:

  1. Domani è l'otto marzo,e mentre banalmente ogni giorno dovrebbe essere L'8 marzo, le deputate stanno lottando per ottenere modifiche all'Italicum...
    Mentre il riconoscimento del valore politico, dovrebbe andare aldilà del valore di genere,( noto che mancano le quote per i transgender... ) vorrei riflettere sul senso di questa battaglia: in un paese in cui, grazie al Berlusca, le donne sono entrate in politica per altri "meriti", diventa necessario mettere "legalmente" i paletti, perchè, chi nn ha scelto il modus "arcoriano", oltre a dover lottare per vedere riconosciute le proprie capacità, deve lottare contro l'insinuazione facile di chi ti addita che sei lì "grazie a..."
    E mentre il "grazie a ..." per gli uomini è tollerato, perchè tra uomini presuppone uno scambio politico "lecito", per le donne no...anzi se una donna è lì,è sicuramente "grazie a...",( tranne per pochissime eccezioni!!!)
    Purtroppo questo discorso vale per tutte le donne che scelgono di mettersi in gioco per le proprie capacità, ed è un boccone amaro da digerire, perchè per troppo tempo le donne hanno permesso agli uomini di approfittare delle altre donne, senza mai intervenire in difesa e senza fare cameratismo! La richiesta unificata di modifica al testo di legge può essere giusta o sbagliata, ma le donne al Parlamento si sono unite, o quasi, e questo è l'importante! solo unite, pian piano, riusciranno a togliersi di dosso, la ghettizzazione che il caro Berlusca ha creato e che alcune "femmine" gli hanno permesso di creare, purtroppo!

    NB:io in questa lotta ci aggiungerei la norma che se un parlamentare fa allusioni equivoche ed insinuazioni, dovrebbe essere immediatamente espulso!!!

    RispondiElimina