giovedì 1 dicembre 2016

“Nuova” democrazia: l’elìte dei pochi non gradisce il clic dei molti



La stampa online riporta queste parole di Giorgio Napolitano:
In questo momento storico abbiamo bisogno di alta professionalità 
e non di scegliere persone e dettare gli indirizzi attraverso un clic...
Non capisco come si possa abbracciare questo pseudometodo 
di coinvolgimento popolare. Bisogna reagire a questa ondata 
semplificatrice e in sostanza mistificatrice: non esiste politica 
senza professionalità come non esiste mondo senza elìte”.
Pensiero chiarissimo. E anche il riferimento, sempre irrispettoso, 
soprattutto con quel parlare di mistificazione.
E spiega infine il perché del suo convinto e partecipe e paterno SI
al referendum. Per Napolitano con il SI al referendum finalmente
il sistema politico italiano avrà più facili, e senza troppi ostacoli/orpelli,
modalità per chiamare all’opera (di governo) persone di alta professionalità
e così il nostro piccolo mondo (sociale) potrà riconoscere la sua elìte!
Il prof. Scapece, so con certezza, pur essendo stato con il Giorgio nel PCI,
non sarebbe d’accordo con l’ex Presidente Napolitano. 
Il prof. Scapece è convinto, sin da tempi insospettabili,
e prima dell’irrompere del M5S, che per le decisioni pubbliche
uno vale uno” (essenzialmente principio della filosofia personalista:
ogni persona “vale” ed è irripetibile) e addirittura auspica,
per una democrazia senza sospetti e tra pari,
l’introduzione del sorteggio nella scelta delle persone a ruoli
di responsabilità politica, perché solo il sorteggio, insieme alla parità di genere,
è strumento determinante per frenare l’ambizione violenta della corsa
verso l’agguantare il Potere, sempre più oggi nel mondo appannaggio
di personaggi di ben altraprofessionalità”, sempre membri di un’elìte,
ma che con un clic, quasi certamente, non sarebbero mai passati.

Forse  Giorgio Napolitano con le sue chiarissime parole,
si fa per scherzare, dai, ha voluto  rendere omaggio a un famoso
Marchese del cinema italiano, esprimendo con parole eleganti
(ogni mondo ha la sua elìte) la sua continuità con il pensiero politico
del Marchese del Grillo. E tutto torna.
O no?

Severo Laleo

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