venerdì 5 ottobre 2018

Potere al Popolo e bicratismo

Finalmente
nella proposta di statuto di Potere
al Popolo prende corpo il bicratismo,
il superamento cioè della figura monocratica del capo, quasi sempre
un maschio, con la coppia un uomo
e una donna. Il cambiamento ha un suo valore culturale e insieme strutturale,
in quanto supera il monocratismo che è l'esito storico nelle istituzioni del maschilismo.

Ecco la proposta di statuto nella tesi A.
" TESI A: I due portavoce esercitano la rappresentanza politica esterna e istituzionale dell’Associazione sulla base dei mandati politici degli aderenti, dell’Assemblea Nazionale e del Coordinamento Nazionale. I Portavoce sono eletti dal coordinamento nazionale al suo interno. Ogni nome viene votato singolarmente e vengono eletti, rispettando la parità di genere, coloro che ottengono più voti. Restano in carica un anno e possono svolgere al massimo due mandati consecutivi.  al suo interno. Ogni nome viene votato singolarmente e vengono eletti, rispettando la parità di genere, coloro che ottengono più voti. Restano in carica un anno e possono svolgere al massimo due mandati consecutivi."
Un primo passo è compiuto!
O no?
Severo Laleo

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