venerdì 10 marzo 2023

Nelle persone di Cutro l'onore dell'Italia

 È inadeguato, e per questo anche pericoloso, sia per l'esercizio della democrazia (per l'assenza di trasparenza attiva), sia per l'esercizio della solidarietà umana e sociale (per l'assenza di empatia civile), questo governo; in tutte le sue componenti, dalla Presidente del Consiglio, chiusa in una falsa determinazione propagandistica, ancora recitata in atteggiamenti demagogicamente popolareggianti (sempre da campagna elettorale), fino a tutti i suoi ministri, silenziosi e complici, in afasia farfugliante, e per giunta arrogante, di fronte alla visione del fenomeno migratorio espressa brutalmente dal Ministro degli Interni. Irripetibile.

L'origine della tragedia di Cutro, agli occhi di chiunque abbia un normale senso logico/cronologico degli avvenimenti, è tutta nell'assenza dei soccorsi. Nell'intempestività, nel caso di Cutro, del nostro, di Paese Civile, sistema di "ricerca e soccorso". Perché? Perché è successo, pur vantando il nostro Paese Civile un'ottima reputazione in termini di salvataggio?

E di fronte alle domande, a queste semplici e ineludibili domande, noi troviamo un Governo sì inadeguato e incapace (impreparazione? assenza?) di preoccuparsi di agire subito e in profondità per conoscere la verità, attraverso un'indagine seria, approfondita, ma soprattutto pronto, con la copertura imprudente e rassegnata di una Presidente del Consiglio, ancor convinta di superare la crisi con le parole giocate al tavolo di una fuorviante conferenza stampa, solo a giustificarsi. E non s'accorge, per un grave difetto nella funzione istituzionale, di non essere in grado di svolgere fino in fondo, con profonda partecipazione, il suo dovere di interrogarsi e dare risposte incontrovertibili. Al Paese e alla Vittime.

Invece assistiamo a un movimento di scaricabarile, di  nascondimenti, di fuga dalla realtà e dalle proprie responsabilità. In maniera incredibilmente scomposta.

E che dire delle irripetibili parole a caldo di un ministro di fronte alla tragedia? 

Davvero incomprensibile nel nostro Paese l'odio (o cmq un'indifferenza sorda) per i migranti in tanta parte del ceto politico, ben sostenuto a sua volta dall'odio/indifferenza di tante povere persone. E non solo nel nostro paese: il fenomeno migratorio è mondiale, ma le risposte (anche nella "civile" Gran Bretagna!) sono ancora "nei confini delle Nazioni"! Un odio insieme viscerale e stupido per le sue motivazioni e nei suoi risultati.

E porta troppi, anche in alto, a voltarsi dall'altra parte, a non voler capire, a non voler approfondire, a spostare, magari gridando, l'attenzione sulle pene agli scafisti (i quali, imprenditori maschi del profitto criminale, prosperano grazie all'assenza degli Stati). Le responsabilità sono chiare e evidenti. 

Si tratta di omissione di soccorso o per sottovalutazione del caso o per difetto di funzionamento della macchina operativa. È vietato e inimmaginabile pensare ad altro, anche semplicemente a una pigrizia indotta culturalmente e politicamente.

Questo governo prima va via e meglio è per il nostro Paese. 

Solo le persone di Cutro, che hanno assistito impotenti e sgomenti alla tragedia (e il nostro presidente Mattarella, bisogna aggiungere) ne hanno compreso tutta la gravità. E hanno subito messo in moto concretamente il coinvolgimento dell'empatia umana; quelle persone, a Cutro e a Crotone, si sono date da fare per garantire un umano abbraccio al dolore immane dei familiari, anche per le tante giovanissime vite spezzate.

Almeno per una volta l'onore dell'Italia  è nelle persone di Cutro

O no?

Severo Laleo

PS Leggo l'editoriale di Piero Ignazi su Domani: è un esempio di civilissima e circostanziata critica all'operato di un governo inadeguato (se non peggio). Un popolo sensibile ai valori della democrazia trasparente e responsabile, e una stampa attenta alla ricerca della "verità" possibile, dovrebbero oggi essere alleati nel chiedere le dimissioni di questo governo.



Nessun commento:

Posta un commento