venerdì 9 agosto 2024

Abuso d'ufficio e educazione civica: capi e sudditi

 A leggere in contemporanea alcuni testi normativi di queste ultime settimane, è facile capire, ancora una volta, la direzione di marcia di questo governo imbroglione/contraddittorio: da una parte si dà forza e "libertà" d'agire alla classe dei governanti (capi) e dall'altra si spinge a "educare" all'obbedienza acritica la classe dei governati (sudditi).

E tutto in nome della... Costituzione!

Infatti, se da un lato, l'eliminazione del reato di abuso d'ufficio "restituisce" libertà d'azione, senza tanti vincoli e controlli, a prescindere (il fare per il fare), a chi amministra la cosa pubblica, dall'altro introduce, con la "nuova" educazione civica per le nuove generazioni, un'etica, non del dovere in sé, cmq compatibile con l'esercizio di una personale scelta critica, ma di "doveri" ben delineati e ben inseriti in una visione "privata" dell'agire, quasi a esaltare l'individualismo (ad esempio: "dando valore al lavoro e all’iniziativa privata come strumento di crescita economica per creare benessere e vincere le sacche di povertà, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita"; "rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità nazionale": tutta un'inutile ideologia!)

Ancora: se da un lato, si apre un ampio "laissez- faire" per le imprese, libere da ispezioni se non con preavviso di 10 giorni e beneficiarie, in caso di comportamenti fuori norma, di "errore scusabile", dall'altra obbliga gli studenti al rispetto delle regole senza eccezione ("una cultura dei doveri rende necessario insegnare il rispetto per le regole che sono alla base di una società ordinata, al fine di favorire la convivenza civile, per far prevalere il diritto e non l’arbitrio.")

Non c'è chi non veda, in queste indicazioni normative, un'assenza colpevole di una visione liberale/creativa della società; si insiste, colpevolmente, nel difendere il "potere" nelle mani di chi già l'ha afferrato, e si prova a bloccare/frenare, da conservatori senza futuro, ogni ipotesi di cambiamento a cura delle nuove "disciplinate" generazioni. 

Chissà, forse si tratta solo dell'illusione dei "capi" convinti ancora di avere a che fare con dei "sudditi". 

O no?

Severo Laleo

P.S. Nelle Linee Guida si sollecita, dopo "l'educazione stradale", il rafforzamento e la promozione di una "cultura del rispetto verso la donna": ancora una volta la donna è "oggetto" a parte e non semplicemente "persona". E vabbè!




Nessun commento:

Posta un commento