
Non è stato notato da molti, ma del giorno della "liberazione americana", giorno già definito storico proprio da chi la storia strapazza, sarà consegnata agli atti una foto simbolo, come dire, fuori tempo, datata, quasi a segnare un ritorno al passato, per forma e materia.
Sì, perché nel paese della Silicon Valley, affollato di Power Point e colorato di mille Slides in ogni dove, il Presidente degli Usa, Donald Trump, nel suo cappotto divisa, all'apice del suo personale esercizio del Potere, si presenta, alla giornata della "liberazione americana", in giardino, ai suoi fedeli, per illustrare i dazi, sì, questa grande innovazione senza precedenti, i dazi, e si trova a reggere nelle sue mani, malamente e goffamente, senza eleganza istituzionale, un cartellone enorme, non maneggevole e illegibile.
Chissà, forse un giorno sarà questa foto, dell'uomo con cartellone, a ben rappresentare i progetti di involuzione, in ogni direzione, di una Presidenza Usa, la più sostenuta con corrivi ossequi dalla più avanzata industria tecnocratica.
O no?
Severo Laleo
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