venerdì 9 agosto 2019

È ora. Una donna premier: Livia Turco


Salvini ha perso la testa.
Chiede al popolo "pieni poteri".
A Pescara!
Ormai vuole "comandare" da solo,
il Capataz della Lega Nord! Salvini è da sempre un uomo chiuso negli interessi
del Nord. In particolare del Nord affaristico. Non ha la visione solare, aperta,
intelligente, inclusiva del Sud Mediterraneo (si fa per consolazione!).
Mai s'era vista in Italia  una tale concentrazione di bullismo politico
di stampo prettamente machista (di antica Lega!),
condito da un vuoto turpiloquio.
Salvini, quanto a comportamento spavaldo da Maschio Alfa (ma pavido
al momento opportuno), abile nel ringhiare a difesa del "suo" territorio,
trasformista senza pudore, al punto da chiedere voti anche al Sud Mediterraneo,
non aggiunge nulla di nuovo ai leader maschi decisionisti del passato; in realtà,
continua la serie dei leader pieni di sé, alla  Berlusconi, solo con un incremento
di volgare semplificazione nella comunicazione.
In comune hanno avuto e coltivato un'idea tanto ossessiva, quanto infantile
(da bambino) del potere: "il pallone è mio, comando io!".
Bene. Se quest'analisi non è proprio errata, bisogna opporre al bullismo macho,
tutto pancia e assalti, la prudenza colloquiale, tutta razionalità e cura,
di una leader donna femminista. È ormai necessario. La politica, attraverso queste
figure maschili sopra le righe, ha offerto e offre alle nuove generazioni
un pessimo esempio e servizio. Urge un cambiamento nella figura di leader
(insieme a nuovi programmi, of course!).
Non avrei dubbi. Proporrei, a guidare un fronte ampio, di salute democratica,
una  femminista: Livia Turco.
E voi, maschi infelici, capi e ex capi, dettatori di linee già spezzate,
siate solo di complemento o sparite. Solo una nuova, forte, seria presenza
di donne "liberali", di destra e/o di sinistra,  salverà la democrazia.
E voi donne avanti.
O no?
Severo Laleo
P.S. Qualcuno doveva pur iniziare.

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