parole per una "cultura del limite" a cura di Severo Laleo ... de tous temps penseurs, sages ou philosophes, ont cherché les moyens à s'opposer à la démesure (hybris) ... les convivialistes
giovedì 22 agosto 2019
L'anomalia dei due Pd
Dappertutto, in spiaggia, nei bar, su tutti i media, dai giornali alle TV,
anche da parte di politici di lungo corso, si tende a sottolineare
continuamente la conflittualità permanente tra due PD,
e tra due uomini, Renzi e Zingaretti, attribuendo al primo
il "dominio/controllo" sui gruppi parlamentari, al secondo,
in quanto segretario, la sola guida del partito. Si discute cioè
dell'esistenza, senza scandalo per nessuno, di una forza politica
nei fatti inaffidabile, perché risponde a due "capi", in contrasto
plateale tra loro. Quasi un continuo beccarsi.
Credo sia una rappresentazione sbagliata. È mia convinzione che deputate/i
e senatrici/ori rispondano esclusivamente al proprio libero convincimento
e non siano semplici comparse obbligate a seguire Tizio e Caio
(quasi sempre maschi).
Eppure, se al Segretario spetta legittimamente la guida del partito,
per regola democratica (e Zingaretti pare esercitare la sua guida in maniera
collegiale nell'ascolto di tutte/i), non si riesce a capire, in una democrazia
parlamentare, come possa essere considerato legittimo il "dominio/controllo"
di una sola persona, di un "capocorrente", sulle/sui rappresentanti del popolo.
E non si riesce a capire come possa essere, questo legame
correntizio/dipendente tra persone, considerato "normale" da tutte le parti
in causa, e non venga in mente a nessuno, al contrario, di denunciare
questa grave anomalia in una democrazia matura.
Forse solo dichiarazioni pubbliche da parte delle persone direttamente
interessate di non appartenenza a nessun capocorrente potrebbero eliminare
l'anomalia e restituire dignità all'alta funzione.
E un chiarimento leale anche da parte del capocorrente non stonerebbe.
O no?
Severo Laleo
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