mercoledì 22 aprile 2020

Promemoria coronavirus: 4. le donne


Erano tempi di primavera anche sette anni fa,
quando, per trovare una via d’uscita alle difficoltà sorte
nella formazione di un nuovo Governo dopo le politiche 2013,
il Presidente Napolitano nominò una commissione
(con l’esclusione di esperti provenienti dal M5S) di dieci saggi
(si fa per dire!) per elaborare un programma di riforme
a livello istituzionale ed economico.
Una commissione, appunto, propriamente di dieci saggi,
cioè di dieci maschietti, senza l’ombra di una saggia!
E già allora non mancarono le critiche alla scelta maschilista
del Presidente della Repubblica.

Nella primavera di quest’anno, per trovare una via d’uscita 
alle difficoltà di gestione dell’emergenza coronavirus, sono 
all'opera due Comitati; nel Comitato Tecnico Scientifico, 
zeppo di ben venti esperti di ogni utile settore, la presenza 
delle donne è uguale a zero. Zero!
E nel Comitato di Esperti (Task Force) per la Fase 2, 
sotto la guida, per un caso, di un uomo, Vittorio Colao, figurano 
quattro donne su diciassette. 4/17!

Un progresso rispetto ai Dieci Saggi e al Comitato Tecnico 
Scientifico. Chiaramente anche questa volta non sono 
mancate le critiche, da tante parti. Anche la Bonino
che è a suo modo per la meritocrazia* contro le quote rosa, 
ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera:
In Italia la parità di genere esiste solo il sabato e alla domenica 
nei convegni. Poi dal lunedì chi ha il potere reinserisce 
il pilota automatico e sceglie gli uomini che conosce, 
di cui è amico, che gli girano intorno”. Proprio così.
E invoca: "Dateci voce".
Chiaro. D’accordo. Ma non si può sempre stare a chiedere, 
molto spesso al solito maschio al Potere, di tener presenti 
le donne. Non se ne può più.
Uomini e donne pari sono, di numero e per ogni altra dote umana,
nel bene e nel male. Quando si tratta di nominare Comitati
stabilisca la legge, una volta per tutte, la presenza pari 
di uomini e donne. 
La soluzione è facile e sarà senza dubbio all'unanimità o quasi:
forse qualche maschilista in giro ancora c’è.
O no?
Severo Laleo


*P.S. A proposito di meritocrazia vorrei riportare questo brano 
tratto dal libro della Gruber, “Basta!”, è da attribuire 
a Criado PerezIn tutto il mondo, nella maggioranza 
delle decisioni di assunzione, la meritocrazia è un mito. 
Serve a coprire il pregiudizio positivo che avvantaggia 
i maschi bianchi.”


Nessun commento:

Posta un commento