lunedì 26 dicembre 2011

La grandezza d’animo: Seneca contesta T. Livio




“Non credere …che sia vero ciò che dice T. Livio
con tutta la sua eloquenza:
« Vir ingenii magni magis quam boni »
(Uomo d'indole grande più che buona)
Le due cose non possono essere separate:
o sarà anche buono o non sarà neppure grande,
perché la grandezza d'animo io la concepisco incrollabile
e profondamente solida e tutta uguale
e ben basata fin nel profondo,
come non può accadere in un'indole malvagia.
I caratteri malvagi possono essere terribili, violenti, rovinosi:
ma non avranno mai grandezza,
perché questa ha come fondamento la vera forza e la bontà,
cose che i malvagi non avranno mai.
Però le loro parole, i loro sforzi, tutto il loro aspetto esterno
darà l'illusione della grandezza;
parleranno in modo eloquente, e li crederai grandi.”

Forse non ha tutti i torti Seneca.
O no?
Severo Laleo

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