venerdì 24 febbraio 2012

Un bicchiere di vino, la cultura del limite e mio nonno


Trovo in rete e trascrivo:
Critical Wine alle Officine Corsare: 5-6 maggio! 
Ci sono tanti modi per parlare di vino e di cibo.
Noi abbiamo scelto il più complicato.
No, non ci perderemo in degustazioni olfattive, diatribe organolettiche, ansie da prestazioni sensoriali. Andremo molto più a fondo, oltre il gusto e oltre il piacere. Tenteremo di parlare del vino e di altri prodotti della terra arrivandoci piano, piano. Prima conosceremo le storie, i volti, le passioni di coloro che la terra la lavorano con pazienza, giorno dopo giorno. Proveremo a raccontare un modo di produrre, un modo di vivere, un modo di “consumare” che noi crediamo siano alternativa allo stato puro. I ritmi della terra contro i ritmi della finanza, delle speculazioni, di una crescita economica impossibile.
 Sarà un momento dove diremo la nostra su come uscire da una crisi che attanaglia: non sarà un ricettario, il nostro, piuttosto un elenco di ingredienti indispensabili. La lentezza al posto di una velocità che logora; la dignità del lavoro prima dei profitti; una cultura del limite che sovrasti un consumismo senza freni; la democrazia e la condivisione al posto di tecnocrazie, banche e repressioni; una transizione economica eco-sostenibile e socialmente egualitaria contro un'idea di sviluppo per pochi e uno sfruttamento per tanti.
Ah, non vi abbiamo ancora detto cosa stiamo organizzando ma questo è forse la cosa più facile.
Le Officine Corsare le conoscete, immaginatevi due giorni (il 5 e il 6 maggio) dove il circolo, il cubo, il cortile saranno invasi da una sessantina di produttori.
Porteranno con loro vino, formaggi, salumi, farine, pane, miele, marmellate, tajarin, verdura, ecc. Saranno tutti, a loro modo, corsari. Non regaleremo loro una benda per l'occhio...il loro essere corsari lo riconoscerete di certo grazie al vostro palato, ma, saranno soprattutto le vostre orecchie e i vostri occhi a guidarvi. Ascolterete di un rapporto con la terra che è fatto di rispetto reciproco, di cura e di passione. Nei loro sguardi e nelle loro mani capirete che un pezzetto di un mondo diverso già esiste, il più delle volte basta saperlo cercare con pazienza.  
Sarà la prima volta di un'iniziativa figlia dell'esperienza CW in Piemonte, per chi non la conoscesse internet è sempre un utile alleato. Forse a qualcuno “La terra trema” o “Terra e Libertà” ricordano qualcosa...iniziate ad informarvi, presto ne riparliamo.
Non vi resta che essere con noi il 5 e il 6 maggio: un bicchiere, del cibo, della buona musica ve la procuriamo noi. Non preoccupatevi non dovrete travestirvi da sommelier navigati, non dovrete prendere ripetizioni da Antonio Albanese e potrete bere il vostro bicchiere di vino senza per forza annusarlo prima o ciondolarlo goffamente nella speranza di un qualche effetto speciale. 
Critical Wine alle Officine sarà prima di tutto una festa, noi continuiamo ad essere convinti che “una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare".
Ah dimenticavamo! Ci manca ancora il nome, c'è ancora una settimana per deciderlo. E' importante, le cose preziose hanno bisogno di essere chiamate nel modo giusto. Visto che ciò che succederà il 5 e il 6 maggio è vostro come nostro, come lo chiamiamo questo nostro figlio?
Andrea Aimar – Officine Corsare

Interessante proposta. Allora aveva ragione mio nonno, forse,
quando sentenziava:
Vuoi cambiare il mondo? Bene! Fermati, non correre, respira,
e vieni a bere un bicchiere di vino con noi!
E non ti preoccupare, senza di noi non andranno da nessuna parte.
Inzuppa nel vino il tuo cammino.

O no?
Severo Laleo

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