mercoledì 15 febbraio 2012

La "rivoluzione liberale"? Martedì prossimo



La trasparenza invocata da Monti è finita nel nulla:
ieri sono scaduti i termini di 90 giorni per pubblicare la situazione patrimoniale
del membri dell'esecutivo e solamente Profumo ha reso noto i propri dati,
ma solo in parte. Così il Cdm decide di darsi un'altra settimana di tempo”.
La notizia è tratta da Il Fatto Quotidiano.
Allora è vero: questo governo fa fatica a dare il “nuovo”,
fa fatica a dare il buon esempio, convive con il passato.
E frena, ritarda, aspetta, giostra, trattiene, sottace.
Eppure il ritardo in trasparenza è reticenza, e non è liberale.
E’ solo e sempre l'antico vizio italiano.
O no?
Severo Laleo

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