Nell’attuale dibattito sui risultati
elettorali è (stata) assente
la visione generale d’insieme, anzi la
storia.
Perché tutti attenti a contare i voti, alle
curiosità della cronaca,
alle distorsioni della polemica, e
dimostrando, a volte, un’ignoranza grave
dei meccanismi della vigente legge
elettorale, oscuri persino
a giornalisti e a esperti di politica e,
naturalmente, a molti sedicenti
uomini politici. E’ proprio vero, una “porcata” è sempre difficile da digerire.
E i protagonisti stessi degli schieramenti
politici, nel caso in questione,
soprattutto Alfano, determinati a creare
confusione e allarme intorno
al legittimo, reale, risultato elettorale: teatrino fino all’ultimo.
Eppure queste elezioni consegnano alla
storia un dato straordinario,
nuovo, inedito, sorprendente: per la prima
volta, dal 1946, il centrodestra,
nella somma di tutti i voti non di
sinistra, è minoritario, Monti compreso.
E’ la fine di un’epoca, e insieme la fine
del berlusconismo.
A meno che i voti del Movimento 5 Stelle non
siano da associare
al centrodestra!
O no?
Severo Laleo
Nessun commento:
Posta un commento