martedì 26 febbraio 2013

Elezioni 2013: intanto entra la storia




Nell’attuale dibattito sui risultati elettorali è (stata) assente
la visione generale d’insieme, anzi la storia.
Perché tutti attenti a contare i voti, alle curiosità della cronaca,
alle distorsioni della polemica, e dimostrando, a volte, un’ignoranza grave
dei meccanismi della vigente legge elettorale, oscuri persino
a giornalisti e a esperti di politica e, naturalmente, a molti sedicenti
uomini politici. E’ proprio vero, una “porcata” è sempre difficile da digerire.  
E i protagonisti stessi degli schieramenti politici, nel caso in questione,
soprattutto Alfano, determinati a creare confusione e allarme intorno
al legittimo, reale, risultato elettorale: teatrino fino all’ultimo.

Eppure queste elezioni consegnano alla storia un dato straordinario,
nuovo, inedito, sorprendente: per la prima volta, dal 1946, il centrodestra,
nella somma di tutti i voti non di sinistra, è minoritario, Monti compreso.

E’ la fine di un’epoca, e insieme la fine del berlusconismo.
A meno che i voti del Movimento 5 Stelle non siano da associare
al centrodestra!
O no?
Severo Laleo

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