mercoledì 7 agosto 2013

Epifani o della normalità



Nel giorno di San Gaetano Thiene, il santo della Provvidenza,
sì di nobile famiglia, ma al servizio di poveri, esclusi e malati incurabili, 
il nostro Paese, provvidenzialmente e umilmente,
apre –si spera- il suo cammino verso la normalità.
Almeno in politica.
E questo grazie alle dichiarazioni del segretario del Pd,
Guglielmo Epifani, silente Napolitano.
Niente di che, sia chiaro. Solo parole normali,
anche se suonano pericolose nel Paese delle anomalie.
E del Pdl di Berlusconi.

Il normale Epifani, calmo e senza ambiguità, usa le parole
più semplici per  indicare la strada normale per chiudere la vicenda 
della condanna di Berlusconi: “La legge è uguale per tutti”.
E per dare senso concreto al principio generale, il normale  Epifani 
aggiunge: “Non vedo altra possibilità che prendere atto della sentenza
e degli effetti che produce, non ci sono strade ed è anche sbagliato cercarle. 
Ho preferito usare l'arma della chiarezza prendendomi qualche insulto 
di troppo, ma con tutto il rispetto che si deve alla storia e ai problemi 
e spesso anche ai drammi di una parte politica, le sentenze vanno rispettate 
ed eseguite. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, 
per quanto possa essere dura.
In qualsiasi ordinamento democratico il principio di legalità
non può mai essere discusso”.
Proprio così, eh!
Infine, per evitare confusioni, ambiguità, incuicismi, giochi
delle parti, cointeressi nascosti, minacce, blandizie,
tutti strumenti di  lotta/accordi nella politica di questi ultimi vent’anni 
di incessante stravolgimento di regole e comportamenti,
il normale Epifani scandisce, senza prosopopea: “Il principio
di legalità in uno stato democratico viene prima di qualsiasi 
valutazione politica”, anche prima dell’esistenza del Governo, perché 
è il fondamento. Se annulliamo legittimità e legalità
non c'è più nessun caposaldo, per questo bisogna avere una linea 
rispettosa ma anche molto ferma. Io non vedo altre strade”.
Eh, no, troppo normale!
Forse, con Guglielmo Epifani, finalmente, anche nel nostro paese,
fa la sua apparizione, la normalità. Per un’epifania di civiltà.

O no?

Severo Laleo

Nessun commento:

Posta un commento