Ma a questo Renzi non gli riesce proprio di costruire.
Ha sempre in mente furie, travolgimenti
generali e sfasci.
Per convincere non conosce limiti, è sempre
pronto
a immaginare “novità”, e mai insieme/alla
pari con gli altri,
sempre al di sopra, in continua ricerca di collaboratori,
seguaci, elettori.
Per vincere.
Appare straordinaria quest’ansia del vincere,
al par di accaniti giocatori. E di bambini
vivaci.
E quasi non avverte il bisogno della virtù della
prudenza,
senza la quale non c’è politica. Neppure
della pazienza,
grazie alla quale soltanto è possibile
porsi “davanti a ogni uomo,
anche
al nemico e all’antagonista, in atteggiamento favorevole,
in
modo da rendere possibile una comprensione
e un
accostamento liberi da pregiudizi e da condanne” (V. Eid).
E non pago della violenza della “rottamazione”,
non pago della violenza dell’”asfaltatura”, inventa ora,
per sconfiggere le correnti, il violento “tsunami delle idee”.
Calma, calma.
Le idee, in genere, anche quando sono
rivoluzionarie,
servono a costruire un mondo nuovo,
in genere, più giusto, più a misura d’uomo,
più civile, più uguale, più cooperativo, più
solidale,
e nonviolento. E non possono, con improvviso
tsunami,
radere al suolo tutte le costruzioni, lasciando
solo macerie.
Fa un certo senso vedere insieme, dietro un
tavolo,
il Veltroni
dell’ “I care” e il Renzi
dello “tsunami”,
il Veltroni
dell’ “ho imparato che il problema degli altri
è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica.
Sortirne da soli è avarizia”, con il Renzi sodale di compagni
di percorso tutti con "ambizione di non porsi limiti”.
Purtroppo, quando si tratta di lotta per il
potere,
le contraddizioni stridenti scorrono lievi
nell’oblio.
Tanto non esistono limiti.
Forse è bene eleggere il “leader”
del Pd (meglio se una coppia,
un uomo e una donna), per sorteggio, perché coordini, a sinistra,
in spirito conviviale, il pensiero e l’azione
non di una massa elettorale,
ma di una comunità di valori e di intenti.
Tutti insieme, senza avarizia.
O no?
Severo Laleo
P.S. In un paese
non brillante per mitezza è bene continuare
a precisare:
l’analisi/giudizio riguarda esclusivamente il discorso
politico e non
le persone.
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