Ecco, di seguito, le dichiarazioni di Angelino Alfano,
unico a esprimersi, oltre il suo mestiere, tra i segretari di partito,
a commento della sentenza di appello nel processo Meredith Kercher.
"I tre gradi di giudizio sono fatti proprio per consentire dei ripensamenti.
Il tema che mi viene in mente e che mi pare giusto esaminare è che,
se la detenzione di Amanda Knox è stata ingiusta,
chi la risarcirà e chi pagherà mai per una detenzione ingiusta
sua e di Raffaele Sollecito?”.
Trovo, da cittadino attento al valore civile della giustizia,
banali, volgari, strumentali, e ambigue ad inganno, le affermazioni
del “giovane” d’età , eppur consunto, uomo politico Alfano,
ora segretario del Pdl di Berlusconi , ma già ministro di Berlusconi,
e già segretario personale di Berlusconi.
E’ banale l’affermazione:
“I tre gradi di giudizio sono fatti proprio per consentire dei ripensamenti”, perché, pur vera
(a prescindere dall’uso improprio del termine “ripensamenti”),
non regala prudenza di giudizio all’Alfano;
è volgare, e insieme strumentale, l’affermazione
“Il tema che mi viene in mente e che mi pare giusto esaminare è che,
se la detenzione di Amanda Knox è stata ingiusta, chi la risarcirà e chi pagherà mai per una detenzione ingiusta sua e di Raffaele Sollecito?", perché l’Alfano, forse accecato dalla vis polemica contro i pm,
si fa ”venire in mente” solo la preoccupazione
1. di un “risarcimento” agli ex imputati ora innocenti;
2. di ”farla pagare” a qualcuno, dimenticando completamente,
1. senza il benché minimo doveroso cenno,
il dolore profondissimo della famiglia Kercher ;
2.con ambigue parole d’inganno (“ingiusta” “chi”),
le conoscenze di base delle regole di procedura penale.
Se questa è la statura di sapienza etica e giuridica dei nostri ministri,
per di più della Giustizia, povera Italia.
O no?
Severo Laleo