Ha gridato Vendola:
“Provo vergogna per il fatto che quattro vecchi maschi
un po' rimbecilliti
possano entrare nella vita politica e sporcarla”.
E ancora:
“Lele Mora, Valter Lavitola, Giampaolo Tarantini, Emilio Fede:
è questa l'antropologia che gira attorno al premier,
un regime pornografico che ha portato il maschilismo al potere”.
D’accordo Vendola, ma i maschi, sì, i maschi, vecchi e non vecchi,
più o meno rimbecilliti, sono spesso pericolosi,
specie se soli e/o in maschile compagnia.
E sì, sono (stati) i maschi a portare il maschilismo al potere.
E, insieme, il monocratismo.
Ma, attenti, il monocratismo, il dominio, cioè, di uno solo,
è proprio il peggior esito del maschilismo.
Basta, quindi, con il maschilismo. E il monocratismo.
Se si vuole chiudere con il maschilismo e il monocratismo,
il monocratismo sia del maschio sia della donna,
è necessario introdurre qualche novità,
almeno nelle organizzazioni di partito,
e superare l’idea di avere un capo unico, anche se donna.
Abbiano, dunque, il coraggio, Vendola e SEL,
il nuovo partito che lo ha eletto Presidente,
insieme a tante/i giovani militanti, così attenti a un futuro “conviviale”,
di rinunciare al monocratismo di origine maschilista,
e di introdurre, ad ogni livello di responsabilità,
la dirigenza di coppia uomo/donna.
Forse, solo il bicratismo dei generi potrà aprire nuovi orizzonti.
O no?
Severo Laleo
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