giovedì 27 settembre 2012

Grazie Batman (in attesa della legge Fiorito)


Vorrei esprimere, in verità purtroppo, devo ammettere,
ma è un doveroso riconoscimento,
il mio senso di gratitudine al consigliere regionale, Fiorito/Batman,
già capogruppo del creativo, gioviale, allegro, festoso, un po' goliardante,
spendaccione comunque, gruppo del Partito della Libertà (appunto!)
alla Regione Lazio.
Il nostro, davvero, è stato il Batman della mala politica,
il suo Giustiziere Finale, il suo Cavaliere Oscuro, in tutti i sensi.
Perché Batman, senza dubbio, conosce i suoi mascalzoni,
e sa quanto siano "codardi e superstiziosi", e, per questo, 
con il suo "travestimento", tende a "infondere terrore nei loro cuori",
e diventa, per batterli, "una creatura della notte, nera, terribile",
anche se a suon di assegni.
Corrisponde tutto maledettamente, persino nei colori.
Senza Batman, i consiglieri delle Regioni d’Italia, tutti, chi più chi meno,
avrebbero continuato a vivere bellamente,
senza sentire i morsi della crisi economica, da riservare solo ai più deboli.
Sarà grazie a Batman se forse riusciremo ad elevare il grado di decenza
della grandissima parte della nostra disonesta classe politica,
e, quando onesta, colpevolmente ignara e muta, anche a sinistra,
perché incapace, per abitudini di vita, di “riconoscere” i bisogni delle sua “classe”.  

E’ stato il berlusconismo, con la sua gioia di vivere, ad aprire le porte alla “libertà”,
a relegare il pudore, nel senso di cultura del limite,
tra gli arnesi inutili della politica e delle istituzioni,
a ridurre i margini di differenziazione tra destra e sinistra
nei comportamenti etici (l’ha confessato anche il sindaco PD di Bari,
per giustificare il suo riempir la vasca da bagno di pesce natalizio!);
eppure, se quel berlusconismo, grazie a Batman, batte ora in ritirata,
con proposte di rinnovamento di un inesistente partito,
pur continua a vivere nell’idea dell’attesa del prossimo uomo della Provvidenza,
sicuramente “nuovo”, ma ancora e sempre fustigatore dei partiti,
e, insieme, della democrazia delle regole e delle persone. 

Senza Batman, la Presidente Polverini avrebbe continuato a recitare,
con avventata convinzione, la parte dell’“ignara” e “muta”,
dopo aver sgridato, solo per sopravvivere, con forza i suoi consiglieri,
sicura di chiudere felicemente un capitolo, ancora una volta,
con la potenza delle urla in un volto severo.
Oggi, al contrario, grazie a Batman, la Presidente Polverini
è stata costretta alle dimissioni, libera quindi di attaccare 
gli altri Presidenti di Regione, i quali, pur indagati, ancor non si dimettono.

Basta. Si vari finalmente una legge (sarà nominata legge Fiorito?) sui partiti,
sia per obbligarli alla vita democratica (è proprio così!),
sia perché stabiliscano i “minimi sindacali” per l’accesso di uomini e donne
alle cariche pubbliche e decidano regole di trasparenza assoluta,
sia perché superino ad ogni livello, nei partiti e nelle istituzioni,
il vecchio ritornello delle quote per giungere definitivamente alla parità di genere,
magari sostituendo il monocratismo del leader,
esito storico comunque del maschilismo, con il bicratismo perfetto,
magari da sperimentare, grazie, questa volta, a regole sì, ma stupide, in Sicilia, 
con la “coppia” Fava/Borsellino (ultim'ora Fava/Marano).
O no?
Severo Laleo

Il virgolettato riporta le parole di Bruce Wayne/Batman

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