lunedì 3 dicembre 2012

Suona ancora il violino solipsista di Monti




Lo so, con le interpretazioni maliziose non si può costruire un’opinione,
ma la si può tentare, pur senza molta serietà, quasi per chiacchiera.
Ad esempio,  non sembrano anche a voi un po’ vanitose
e quindi né sagge, né da professore colto e competente,
ma utili solo per incensare il proprio operato, le dichiarazioni di Monti,
le ultime a proposito di spread?
Il Professore, sempre attento a dare numeri e preciso nel calcolare,
a volte pur malamente (la sanità a rischio, se…; se gli insegnanti  
facessero due ore in più…), non guarda alla discesa del magnifico spread,
in termini di miglioramento del nostro debito, ma solo in termini
di affermazione del suo “io”, e, con la sua solita cadenza controllata,
si lascia sfuggire (già s’era esibito, primo attore, sempre all'estero,
in un “non garantisco dopo il voto”) una confessione, al vertice con Hollande,
(in verità, peccato è): “Oggi è una giornata positiva, siamo scesi 
sotto quota 300…desidero confessare che per me c'è un livello
spread a 287 punti base che rappresenta un obiettivo e che spero 
sia toccato… 287 è la metà di quella quota 574 con cui abbiamo 
iniziato il nostro percorso”. E sembra commuoversi. 
Non importa a spese di chi, non importa se il rigore è pagato 
sproporzionatamente sempre dai più deboli, ma è riuscito il nostro 
a raggiungere quota 287. E’ proprio bravo, meritiamo un Monti bis.
O no?
Severo Laleo

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