Se ieri nei campi di concentramento, e
fuori, la Violenza
è stata possibile, d’ogni tipo, dalla
riduzione
della persona a oggetto fino alla sua fisica
eliminazione,
e se ancora oggi la Violenza genera i suoi esecutori
di morte,
in tante parti del mondo, è perché gli
uomini, per secoli,
sono stati abituati/addestrati più a credere,
andar dietro
e obbedire a un Potere di un Altro,
e meno a credere, andar dietro e obbedire al
Potere dell’Io.
Sì, Potere dell’Io. Personale. Tribunale
dell’Io.
Anzi, ogni concessione al Potere di un
Altro è una rinuncia
a sovranità/responsabilità personale. E con
la rinuncia
al dovere del libero Tribunale dell’Io, si
scivola a schiavo.
Quando la Costituzione recita “La sovranità appartiene
al
Popolo” vuol dire che ogni persona, nella sua singolarità,
ha la sua parte di sovranità. Da gestire in
libertà.
Senza obbligo di obbedienza di nessuna
specie.
Quando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita
“Tutti gli esseri umani nascono liberi
ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza e
devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di fratellanza” vuol dire
che ogni persona,
nella sua singolare dignità, è responsabile di
ogni sua libera personale
azione nei confronti di chiunque. In ragione, in coscienza, in fratellanza.
E non potrà
nascondersi dietro il dovere dell’obbedienza.
Scriveva don Milani, profeticamente:
“Ci presentavano l'Impero [durante il
Fascismo] come una gloria
della Patria! Avevo 13 anni. Mi par oggi. Saltavo di gioia
per l'Impero.
I nostri maestri s'erano dimenticati di dirci che gli etiopici
erano migliori
di noi. Che andavamo a bruciare le loro capanne con dentro le
loro donne
e i loro bambini mentre loro non ci avevano fatto nulla. Quella
scuola vile,
consciamente o inconsciamente non so, preparava gli orrori di tre
anni dopo.
Preparava milioni di soldati obbedienti. Obbedienti agli ordini
di Mussolini. Anzi, per essere più
precisi, obbedienti agli ordini di Hitler.
Cinquanta milioni di morti … A dar
retta ai teorici dell'obbedienza
e a certi tribunali tedeschi,
dell'assassinio di sei milioni di ebrei
risponderà solo Hitler. Ma Hitler era
irresponsabile perché pazzo.
Dunque quel delitto non è mai avvenuto perché non
ha autore.
C'è un modo solo per uscire
da questo macabro gioco di parole. Avere
il coraggio di dire ai giovani
che essi sono tutti sovrani, per cui
l'obbedienza non è ormai più una virtù,
ma la più subdola delle tentazioni, che
non credano di potersene far scudo
né davanti agli uomini né davanti a Dio, che
bisogna che si sentano ognuno
l'unico responsabile di tutto”.
Scriveva il pastore Walter Hochstadter, nell’estate del 1944,
seguendo solo il
Tribunale della sua coscienza cristiana,
condannando l’assurda mentalità antisemita
dell’intera Germania:
“Viviamo in un’epoca dilaniata da idee
folli e demoniache, come
nel Medioevo. Invece di immergersi
nell’orgia delirante della caccia
alle streghe, la nostra epoca
"illuminata" si concede un’orgia
di maniacale odio per gli ebrei.
Oggi questa follia è entrata nella fase acuta.
La chiesa, la comunità di Gesù Cristo,
non può non riconoscerlo;
se non lo farà avrà mancato, così come
mancò allora, al tempo
della caccia alle streghe. Oggi il
sangue di milioni di ebrei massacrati,
uomini, donne, bambini, grida vendetta
al cielo.
Alla chiesa non è consentito di tacere”.
Eppure uomini e donne ancora obbediscono al
Potere di un Altro.
E generano violenza. D'ogni tipo, manifesta e subdola.
O no?
Severo Laleo
Leggere, studiare, informarsi, guardarsi intorno, riflettere a lungo senza i paraocchi del "proprio particulare", senza i paraocchi della paura e della mediocrità. Occorreranno generazioni....
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