lunedì 14 febbraio 2011

Il Popolo della Libertà e ...l'uso distorto del vocabolario. I/le "radical chic".

Per la ministra Gelmini, in piazza, domenica, al Nord, al Sud e nelle Isole,
erano presenti solo "poche radical chic".
Drastica sintesi, con un colpo ad effetto (offensivo?): le donne, dei cortei della dignità
di "Se non ora quando?", erano "poche" e "radical chic".
Chiarissimo.
Ora, che le donne presenti nelle piazze d'Italia, ieri, fossero, a giudizio della Gelmini,
"poche", può anche dirsi, perché, indubbiamente, un milione di donne
rispetto ai sessanta milioni di abitanti, non è  tantissimo,
è solo un sessantesimo dell'intera popolazione.
Ma che fossero "radical chic" è una stupidaggine ad arte buttata via,
o un segno, ancora una volta, di fragilità semantica.

Infatti, fino al perentorio intervento della Ministra Gelmini,
"radical chic" era termine da usare,
a leggere i tanti dizionari a disposizione, e persino wikipedia,
per definire gli appartenenti alla ricca borghesia, un po' snob,
pronte/i a professare/sostenere idee anticonformistiche e radicaleggianti,
spesso per esibizionismo e per "inconfessati interessi personali".
E soprattutto i radical chic frequentano i salotti, dove è più facile, a chiacchiere,
"predicar bene" e, nei fatti, nel privato, "razzolar male",
quasi testimonial perfetti dell'italica passione per l'ipocrisia.
In verità, avendo partecipato per caso (non sono radical chic, confesso)
alla manifestazione di Firenze,
in piazza della Repubblica, dopo aver superato i monumenti dell'umanesimo europeo,
non ho visto nel corte né "ricchi borghesi", né persone snob,
con la puzza sotto il naso, né idee anticonformistiche, anzi,  
né idee radicaleggianti, anzi, né gruppi di esibizionisti,
legati da chissà quali  "inconfessati interessi personali",
e soprattutto non ho incontrato gente ipocrita da salotto,
ma persone solari da piazza.
Ma il nuovo vocabolario distorto e semplificato del Popolo della Libertà,
ai fini di propaganda, affibbia il "radical chic" solo all'antiberlusconismo.
Chiede la Gelmini:
"Dimmi tu, donna, sei scesa in piazza a difendere la dignità della donna?"
"Sì?"
"DAllora sei antiberlusconiana e perciò "radical chic!"
O no?
Severo Laleo

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