Gli animalisti, in questi giorni, sono in crisi. Ma solo per vicende del Nord.
E per le proposte, di donne operanti nel Nord, riguardanti cani randagi e cagnolini ben educati.
E sono gli animalisti da una parte preoccupati per i cani randagi di Cantù
e dall'altra gratificati (si fa per dire!) per i cagnolini educati di Milano.
Ecco i fatti.
A Cantù, per iniziativa di Angiola Tremonti, consigliera comunale,
è in discussione la proposta di sopprimere i cani randagi non adottati.
Il ragionamento è semplice: il bastardino non adottato da qualche cittadina/o
non ha più diritto a un ricovero in canile.
Deve essere eliminato. E perché?
Lasciamo la parola alla Tremonti:"Si dovrebbe arrivare a prendere la decisione
per cui gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo
vadano soppressi, visto che oggi ci troviamo in una situazione
in cui ci sono famiglie canturine che non hanno da mangiare....
I cani vanno curati, seguiti, vaccinati.
Non vanno lasciati in un canile per far arricchire chi specula sulla loro pelle.
Meglio ucciderli allora".
Chiaro: sopprimere i cani randagi per salvare le famiglie povere canturine.
A Milano, tutt'altra storia, più spericolata. Protagonista Tiziana Maiolo.
I cagnolini (e i bambini) educati ne escono bene. E perché?
Ascoltiamo la Maiolo: "E' più facile educare un cane di un rom...
I cagnolini e i bambini si possono educare e per i rom...è più facile educare il mio cagnolino.
I bambini sono come i cani: li puoi educare.
Quelli fanno la pipì sui muri: il mio cagnolino non fa la pipì sui muri!".
Chiaro: tenere e educare cagnolini (e bambini) educati e scacciare i rom,
ribelli a ogni educazione.
Forse si è andati oltre il limite.
O no?
P.S.
La Maiolo ha chiesto scusa. Bene.
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