venerdì 16 settembre 2011

L’italia va a picco, viva la Padania



Se sono vere, e sono vere, anzi sacre,
perché officiate dal Capo davanti all’Ampolla di Po piena,
e dinanzi a migliaia di rumorosi fedeli, le parole di Umberto Bossi  
sul destino di morte dell’Italia e di salvezza per la Padania:
«Che l'Italia va a picco l'hanno capito tutti,
perciò bisogna preparare qualcosa di alternativo: la Padania»,
forse esistono le condizioni d’obbligo 
per un intervento del Presidente della Repubblica.
Umberto Bossi è ministro, sì, è ministro, non sembra vero, so anch’io,
ed è ministro della Repubblica Italiana,
e non può abbandonare l’Italia nel suo colare a picco
e lavorare per preparare l’alternativa della Padania.
Non può, non può, non può.
Se lasciamo correre anche quest’ultima furba fandonia,
gridata dal Capo Bossi ad uso delle intelligenze veraci del suo Nord leghista,
non è  più un lasciar perdere 
-tanto sono solo parole senza legami con la realtà-,
ma diventa silenzio complice.

Il Presidente della Repubblica –recita la Costituzione all’art. 87- 
è il capo dello Statoe rappresenta l'unità nazionale”.
Ma rappresenta l’unità nazionale finché esiste, finché è solida,
ma se è in pericolo, per l’abbandono al suo destino di morte 
anche per colpa già in programma di suoi ministri,
il Presidente non può non intervenire.
Difendere l’unità nazionale è un suo dovere.
Ora, se in Parlamento, e al Governo, una forza politica, e ministri,
per la salvezza di una “Regione” (inesistente)  d’Italia,
non esistano un solo istante a rinunciare all’unità nazionale, 
proprio quando il dovere chiama tutti, ministri in primis, 
a un'azione di coraggioso, unitario, disinteressato rinvigorimento,
quel Parlamento e quel Governo e quei ministri son fuori dalla Costituzione.
Il Presidente della Repubblica,  avendo prestato giuramento di fedeltà 
alla Repubblica e di osservanza della Costituzione, 
solennemente dinanzi al Parlamento in seduta comune,
può, e forse deve, di fronte alla minaccia di veder distrutta l’unità del Paese,
a vantaggio e salvezza di una sola parte del Paese, sciogliere le Camere.
O no?
Severo Laleo

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