Io capisco, la classe politica è l’unica a saper bene,
guardandosi solo intorno, quanto sia scarsamente, anzi per nulla, meritocratica
la nostra società; e per farsi perdonare,
quelli della classe politica, e per continuare a restare tranquilli,
e magari
applauditi al loro posto, che fanno?,
propongono la meritocrazia per gli altri,
i sudditi.
E tutti noi in silenzio, lasciamo correre. E basta!
O no?
Severo Laleo
P.S. A quando un sistema meritocratico
non per il “genio” della singola persona,
(il genio è già di per sé “fortunato”, non ha bisogno di premi”), ma per i “risultati” di un sistema politico-istituzionale?
Ad esempio, perché
non prevedere un “premio”,
noi semplici cittadini (il Premio dei Cittadini),
pur
con un nostro obolo, per quel ministro del lavoro,
sempre ad esempio, “bravo” nell’incrementare
il lavoro?
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