domenica 14 ottobre 2012

“Street Control” una tecnologia d’avanguardia a metà



Firenze non è una “piccola e povera città”. E’ una città all'avanguardia.
Insieme a tante altre. Almeno per strada, dalla primavera 2012,
da quando è in funzione “Street Control”, il sistema della multa
veloce e senza tregua, a tecnologia spinta, ma avara.

La sicurezza stradale, garantire la sicurezza stradale,
è un principio di civiltà, irrinunciabile. Tutti d’accordo.
E la tecnologia, al servizio della sicurezza stradale, è un tratto
della modernità, fondamentale. Tutti d’accordo.
Ma perché la tecnologia, a servizio sì della sicurezza,
non è anche al servizio dei cittadini,
anzi, amplia soltanto la burocrazia del Comune,
il profitto delle Poste, a spesa, e a spreco di tempo, del sanzionato?

Il Vigile di una volta, stanco e accaldato nella calura fiorentina,
con la sua penna, e un moderno modulario, scriveva,
a cappello alto e svogliato sulla fronte, le sue annotazioni, e lasciava, infine,
al parabrezza dell’auto in divieto di sosta, un foglietto rosa
con tutte le indicazioni per un pagamento rapido, e senza altre spese.
Un’azione semplice, ma di pieno rispetto per tutti.
La scelta, se pagare con o senza spese accessorie,
se pagare € 39 o € 57, era lasciata al sanzionato. 

Ora con l’avanzare della tecnologia, dall’ambiente climatizzato
di un’auto della Polizia Municipale, il Vigile, non più accaldato,
scatta una foto/video e sanziona, immediatamente,
senza lasciare traccia della multa sul parabrezza,
ma inviando, con ingiusta (e illegittima?) spesa accessoria, d'obbligo,
il verbale tradizionale all’indirizzo del proprietario.

Perché il Vigile di "Street Control" non è dotato, oltre a una penna
e a un modulario, di un hardware d'avanguardia per stampare immediatamente
un foglietto rosa, a volo, per il parabrezza dell’auto in divieto di sosta,
rendendo un corretto servizio per la sicurezza stradale
e nel rispetto di ogni cittadino?

La tecnologia all’avanguardia va bene, ma se è un vantaggio per tutti.
O no?
Severo Laleo

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