mercoledì 29 aprile 2015

I Responsabili non finiscono mai



I governi a volte durano più a lungo grazie a Responsabili.
E’ una pratica, questa dell’apporto di Responsabili, introdotta,
nella nostra bella patria del trasformismo,
almeno di recente, nel nostro Parlamento, da un originale statista, 
Silvio Berlusconi. Ma non è una pratica solo per trasformisti.
E’ una pratica ormai “universale”, utile anche per superare dissensi 
di metodo e di merito all’interno di una stessa forza politica.
Quando si tratta di tener in vita un Governo spesso non si resiste.
Anzi, proprio di fronte alla possibile caduta di un Governo,
crescono i devoti della Responsabilità.
Questa volta i Responsabili sono tutti del Pd (è bene precisare:
la polemica è contro una scelta politica, e non contro le persone:
le persone sono sempre più di una scelta politica), sono intorno
a una cinquantina, i quali, convinti che “la fiducia sulla legge elettorale 
si sarebbe potuta evitare [eh, già!]”, constatato che “se non ci fossero
i numeri il governo cadrebbe, con tutte le conseguenze del caso”[ma no!], 
interrogatisi se non approvare la legge elettorale, già migliorata,
è un buon motivo “per far cadere un governo … in questa fase 
delicatissima per l'Italia” [non sia mai detto!], decidono “di votare
la fiducia” [giusto!], perché “far cadere il governo del pd sarebbe
una scelta irresponsabile e autolesionista”[ragionamento logico!],
e dichiarano: “Il nostro impegno proseguirà senza sosta [esclusa
la sosta per la legge elettorale!], sui temi dello sviluppo, del lavoro
e della giustizia sociale, che rappresentano oggi le preoccupazioni 
principali delle cittadine e dei cittadini italiani e che sono
il fondamento di una azione riformista di sinistra [se qualcuno 
concederà alla sinistra riformista un posto a tavola!].
Lo faremo dalla nostra salda posizione di minoranza del partito,
una minoranza solida, autonoma nelle scelte e responsabile
nei comportamenti [ah, vabbe’, allora il posto a tavola
è già sicuro con i capilista!]".

Per fortuna esistono gli irresponsabili, pronti a rifiutare
la pratica avvilente (la Storia non tradisce mai) dei Responsabili,
e proprio in materia di legge elettorale, dove il Governo è un intruso. 
E qui, guarda caso, il giudizio è pressoché unanime.
L’irresponsabile Epifani, con l’etica della semplicità, a tutti comprensibile, 
senza arzigogoli ha dichiarato alla Camera:
Si dice spesso che Parigi val bene una messa, ma per molti di noi
il rapporto tra mezzi e fini non è quello che spesso viene definito,
perché fini giusti implicano mezzi giusti e mezzi sbagliati non sempre
portano a fini giusti e condivisi”. 

E sembra lanciare un monito: attenzione, quando in Politica
si ha bisogno dei Responsabili è forse perché altri,
da soli, hanno giocato senza produrre corresponsabilità.

O no?

Severo Laleo

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