sabato 7 dicembre 2013

Primarie PD: la verità dall’Arcigay



A proposito di Primarie PD,  ha ragione il Presidente di Arcigay
"Il Cassero"  di Bologna,   Vincenzo Branà:
"E’ una gara tra tre maschi con un esercito di donne destinate
alla subalternità (prendetene coscienza almeno, vi prego) …
la corsa di tre uomini alla carica di leader è la dimostrazione
che le questioni di genere stanno ferme all'anno zero.
E questo per me è già motivo sufficiente per evitare questa consultazione”.
Ma alla fine Branà si lascia tentare e conclude:
 "Sono stuzzicato dalla voglia di andare a votare Civati.
Perché se lo merita e perché - sono convinto - siamo in tanti
a pensarla come lui. E per dimostrarlo bisogna accettare
di farsi contare. Non so, ci penso, deciderò".

Peccato! Il Branà scopre finalmente la verità di queste Primarie,
ma si lascia ingabbiare dal gioco dei maschi (nonostante un consapevole Civati).
Se fossi del Pd non voterei, perché non vorrei dare il mio assenso
a una visione della politica tutta fondata sulla lotta tra “capi”, monocrati 
più o meno assoluti, sempre maschi (almeno in Italia)
e molto spesso tifosi di calcio. Il monocratismo, l’idea di affidare
le sorti del Paese a una persona, a mio avviso, è l’esito storico
del maschilismo, non è una scelta razionale, è un dato,
ma non è più adatto, il monocratismo, a rispondere
alla comprensione/soluzione dei problemi di tutti.
Non riesco a vedere un futuro ancora dominato da giocatori
di pallone pronti a scontrarsi in campo, da spadaccini sempre
in duello, da affabulatori in gara perenne. E tutto su un palcoscenico 
da spettacolo. Per attori e conduttori. Per la "sovranità degli spettatori".

Ecco, preferirei una guida di coppia, un uomo e una donna, sempre, 
per un governo duale, mite, oltre le ambizioni personali, oltre qualsiasi 
accapigliarsi maschilista. 
Ma i tempi sono ancora maschi e per il bicratismo di genere
non c’è ancora spazio. Eppure "It's quite striking how complementary 
the brains of women and men really are".

O no?
Severo Laleo



Nessun commento:

Posta un commento