sabato 29 ottobre 2011

“Big Bang”: nome di un botto per un normale discorso politico (senza la fatica e gli agguati di un “congresso”)


E’ stato bravo Renzi a dare la parola da Premier a tante persone.
E brave tante persone a parlare da Premier,
soprattutto rispettando le regole.
Il gioco è stato utile. E sarà utile per il futuro.
D'ora in poi, per le nuove generazioni, sia chiaro, di sinistra,
il leader sarà davvero, solo e semplicemente,
una persona “chiamata” a svolgere il suo ruolo di “decisore”,
e deriverà, esclusivamente dalla chiamata,
tutto il suo “carisma”.
Un “carisma”  per scelta, finalmente, e non per soldi!
E per confermar “carisma” le primarie,  con regole, sono d’obbligo.
Il Big Bang è stato a suo modo un “Congresso delle Idee”,
e ha aperto un cammino snello verso una democrazia avanzata,
senza più i rischi di cadere ancora una volta nel populismo.
E le idee e le parole di Renzi, di presentazione dell’evento,
acquistano, d'intervento in intervento, più chiari e marcati contorni,
sia pure, segno dei tempi, nell'azione da un palcoscenico.
Palcoscenico purtroppo assente tra le sedie affumicate
di qualche residua sezione in qualche residua Casa del Popolo
dove veraci discorsi politici, senza regole consumati, restano inascoltati. 
E sempre precari.
O no?
Severo Laleo


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