sabato 15 ottobre 2011

Galati e la lieta Calabria di Silvio Berlusconi

Nel Consiglio dei Ministri, al lavoro dopo il brillante risultato 
del voto parlamentare di fiducia, con trasparente determinazione politica 
e di programma conseguito, il deputato Pino Galati, fido calabrese, 
è stato nominato Sottosegretario all’Istruzione.
Dovrebbe essere, anche al di là dell’accusa delle opposizioni 
di un cortese voto di scambio, una notizia di routine. 
Invece svela il grave danno culturale e politico,
con abilità inferto dal gran capo Silvio Berlusconi alla nostra democrazia,
un danno pesante, profondo, rimediabile solo con anni di nuova “serietà”
(parola, oggi ignota alla nostra classe dirigente, ma cara a Gobetti).
Non devo argomentare con mie parole la verità della mia affermazione;
è sufficiente trascrivere di seguito i commenti di dirigenti politici 
del centro-destra della Calabria.
Ripeto, per chiarezza di discorso, solo la notizia:
Galati è scelto per operare, da sottosegretario, presso il ministero dell’istruzione.
Bene, ecco gli attestati di compiacimento.
1.Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti non può trattenere la sua piena soddisfazione istituzionale e dichiara: « sono particolarmente soddisfatto per la nomina a sottosegretario di Giuseppe Galati. Si tratta di un incarico che rafforza le istanze della Calabria e di un altro successo per il gruppo dirigente regionale. Un riconoscimento doveroso a testimonianza del grande impegno politico dell’onorevole Galati nei confronti dei calabresi».
2.Il parlamentare Michele Traversa, sindaco di Catanzaro, a sua volta, commosso, aggiunge: «Ancora un calabrese entra nella squadra del Governo. L’indicazione dell’onorevole Galati rappresenta un’ulteriore prova della grande attenzione che il presidente Berlusconi dedica alla nostra regione. Grazie alla sua competenza ed alla sua indubbia capacità politica, Giuseppe Galati riuscirà certamente, lavorando in un settore di vitale importanza per la crescita sociale e culturale, a dare un prezioso contributo al rilancio della nostra regione».
La presidente della Provincia Wanda Ferro, di ferro, appunto, cliente di Berlusconi, afferma: «Con la nomina a sottosegretario dell’on. Giuseppe Galati, il presidente Berlusconi ha confermato ancora una volta la centralità della Calabria nelle politiche di governo. Si tratta di un importante riconoscimento da parte del presidente Berlusconi, che dimostra di voler premiare la qualità di una classe dirigente calabrese che ha finalmente la possibilità di impegnarsi direttamente, da importanti postazioni di governo, per lo sviluppo economico e sociale della regione. Nella certezza che grazie alla sua capacità, alla sua competenza, riuscirà, in un settore difficile e delicato come quello dell’Istruzione, a dare un contributo determinante per la crescita sociale e culturale della nostra regione e dell’intero Paese».
Il consigliere regionale Mario Magno, non contento del verbo dei suoi sodali, esprime il suo gioioso plauso, alto tessendo un elogio, per «una nomina che ci inorgoglisce e suggella ulteriormente l’altissima considerazione che abbiamo sempre avuto dell’uomo e del politico».
E per chiudere, l’assessore regionale Domenico Tallini, dominata sì l’enfasi, ma con sicurezza di verità, senza tema quindi di smentita, beato dichiara: «la meritata nomina di Pino Galati è una buona notizia per la Calabria e per il Pdl. Con Pino Galati il Governo si arricchisce di una personalità importante». 
Se questo, prono e devoto al carisma d’oro del berlusconismo, è anche il nostro Sud, povera Italia!
O no?
Severo Laleo

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