lunedì 17 ottobre 2011

A proposito dei ladri di senso: la "rivoluzione vera"



Sussurra sincero per telefono  Berlusconi a Lavitola:
Io lascio oppure facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera…
 Portiamo in piazza milioni di persone,
cacciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano,
assediamo Repubblica… Non c’è un’alternativa…

La gentile “rivoluzione liberale” del programma politico di Berlusconi,
e di tutti i suoi clienti moderati e moderni riformatori,
in primis il sempre colto e garbato e liberale Gianni Letta,
ha oggi un volto nuovo, senza alternativa, e un nome nuovo:
rivoluzione vera”.
O no?
Severo Laleo
 P.S. Legge Bavaglio? No! Più intercettazioni per tutti,
per  aggiornare il nuovo Zanichelli.






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