sabato 8 ottobre 2011

In tempo di crisi economica e di volgarità politica, si riscopra la solidarietà sociale

Le nuove generazioni italiane, purtroppo, sono ormai abituate 
alla volgarità di espressione, alla volgarità di pensiero, alla volgarità di azione  
dei nostri "statisti" (si fa per dire, naturalmente!) rozzi, incolti e arroganti.
Una volgarità, sia se dal Premier direttamente espressa,
sia se dalla sua (di proprietà) maggioranza per personale tornaconto tollerata,
spesa solo per mascherare la totale incapacità di questo Governo
di comprendere l'importanza dell'agire politico per il bene pubblico.
Alle e ai giovani oggi nelle piazze a manifestare per una idea solidale di Stato,
vorrei dedicare un pensiero alto di un vero statista europeo:

"La mia fondamentale conclusione è la seguente: 
dobbiamo adoperarci per vivere in una comunità 
in cui la solidarietà sociale abbracci tutti i suoi membri 
con un potere di empatia in cui ognuno si fa carico 
della qualità della vita degli altri 
con un sentimento di responsabilità e di partecipazione 
che supera gli egoismi individuali. 
Una società, cioè, in cui non c'è un "loro" e un "noi" ma c'è solo un "noi". 
Questa è l'idea di base di una riforma democratica della politica 
che può trovare un equilibrio tra la giustizia sociale e la libertà individuale".

Olof Palme 
in Aldo Garzia, Olof Palme Vita e assassinio di un socialista europeo, Editori Riuniti,2007

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