lunedì 28 gennaio 2013

La cultura finalmente ha un suo nuovo fondamento: l’art.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani




Dichiara Yehoshua, “da uomo di cultura, spesso a contatto con i giovani in Israele
e nel mondo”, a l'Unità: «la demonizzazione dell’altro da sé 
spesso nasce dall’ignoranza e si alimenta di stereotipi. 
Al tempo stesso, però, non bisogna cullare una idea salvifica 
della cultura. La cultura non basta: nazismo e fascismo sono nati
in Paesi ricchi di storia, musica e arte». 

Vero. Dunque, il problema diventa: quale cultura?

Forse, la cultura, anche nelle sue espressioni di musica,
di arte, di poesia, di creazione della bellezza,
di qualsivoglia produzione dell’uomo,
se ignora la realtà dell’altro,
se nell’altro non riesce a percepire il suo sé,
se non interiorizza e non pratica  l’idea dell’uguaglianza degli uomini
e della dignità della persona,
diventa un terribile e tragico gioco di inganni per pochi.
O no?
Severo Laleo

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