martedì 1 gennaio 2013

Napolitano: il discorso ultimo...del limite




Il Presidente della Repubblica Napolitano, nel suo discorso ultimo
dell’ultimo dell’anno, ha voluto richiamare i partiti,
pur nel duro confronto della prossima competizione elettorale
e nell’asprezza delle polemiche, al “senso del limite e della misura”.
E ha esplicitato il senso del suo sincero e ricorrente monito
con una citazione di Benedetto Croce, quasi a conclusione
del suo discorso. Ecco il brano:Le elezioni parlamentari
sono per eccellenza il momento della politica. 
Un grande intellettuale e studioso italiano del Novecento,
Benedetto Croce, disse, all'indomani della caduta del fascismo:
<<Senza politica, nessun proposito, per nobile che sia, giunge
alla sua pratica attuazione>>. E ancor prima aveva scritto,
guardando all'ormai vicina rinascita della democrazia:
 <<i partiti politici in avvenire si combatteranno a viso scoperto
e lealmente...e nel bene dell'Italia troveranno di volta in volta il limite
oltre il quale non deve spingersi la loro discordia
>>
.

Perfettamente d’accordo, specie per chi parteggia, ed è il caso
di questo blog, per la cultura del limite.
Eppure se il limite, oltre il quale non è lecito andare,
non solo è il bene (astratto) dell’Italia,
ma anche il bene (concreto e reale) della singola persona,
forse la politica, da “contesa per il potere...senza qualità morale”,
finalmente tornerà al suo moderno destino di alto servizio
(di qui il “salire in politica”?) nell’interesse del bene comune
per ogni persona, nessuna esclusa, a partire dalla riduzione delle differenze
di tipo economico, sociale e culturale, tra serie A e serie B.
O no?
Severo Laleo

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