Nichi
Vendola si e’ detto favorevole alla
proposta
di uno stipendio minimo garantito,
questa volta sulla spinta della
dichiarazione dell'attuale Presidente
dell'Eurogruppo Jean-Claude
Juncker,
pur esponente del Partito Popolare Cristiano Sociale.
E ha aggiunto, a sentire l’intervista a “Radio 24”:
“L’Europa sarebbe più forte se in tutto il
Vecchio Continente
ci fosse una soglia minima; dal mio punto di
vista sarebbe interessante
immaginare anche una soglia massima delle
retribuzioni.
Perché no? Per esempio nelle pubbliche
amministrazioni,
sarebbe una cosa sensata porre un limite non
soltanto in basso,
ma anche in alto”.
Ora, poiché la concretizzazione di uno stipendio
minimo garantito
e la
definizione di limiti, in basso e in alto, alle retribuzioni,
almeno nella pubblica amministrazione,
dipendono solo da leggi da votare in
Parlamento,
non potrebbe Vendola, con la forza dei giovani
voti di SEL,
chiedere, e strappare, al PD, quale
condizione sine qua non
per la coalizione, un tanto impegno?
Forse non esiste ancora alcun accordo di
coalizione tra SEL e PD
intorno a definiti e specifici punti di
programma,
forse esiste solo, a pensar male, un
organigramma di carriere,
ma sarebbe ora di porre all'attenzione
degli elettori,
con democratica
trasparenza,
non più rinviabile, o graziosamente
concessa,
i “contenuti”,
irrinunciabili per SEL, di un patto di governo,
anche a prescindere dalle alleanze e dai
nomi degli alleati.
O no?
Severo Laleo
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