In Francia, si sa, tutto è Grande: Grande la
Patria, Grandi i suoi Figli.
La Grande Patria Francia sa rendere, quando vuole, Grandi i
suoi Figli.
Depardieu, figlio tra i tanti della Grande Francia,
grazie al suo talento,
e grazie anche alla sua Grande Patria, a tutte le persone
Francesi,
d’ogni condizione sociale ed economica, è diventato un
Grande suo Figlio.
La sua fama ha varcato, con rapida corsa, nel tempo, i
confini della suo Paese,
ma la sua ricchezza, originata dal suo genio, nasce con i
colori della sua Francia,
nella Francia, per la Francia, dalla Francia.
Ora la Grande Francia, al di là del suo Presidente, da Grande
Patria,
in difficoltà di bilancio, chiede ai suoi Grandi Figli,
soprattutto se più fortunati,
di contribuire, più degli altri, al progresso economico
della Nazione,
e a tutti, secondo le possibilità di ciascuno, chiede
sacrifici.
Tutti hanno risposto, tutti i suoi figli, e, in quantità
diffusa e più profonda,
soprattutto i più “poveri”, specie a reddito chiuso e
definito.
Ma Depardieu, fugge, indignato Grande
Figlio, dalla sua Grande Patria.
Forse il Grande Depardieu ha paura della
sua Grande Patria,
che gli possa togliere troppo per aiutare i suoi più
sfortunati fratelli (Fraternité),
e non intende, per nulla al mondo, rinunciare alle sue idee
(Liberté),
e va a cercare, per soldi, lui, una volta giovane
filocomunista
(ma quanti innamorati ha pur contato il comunismo nel
‘900!),
un equo (Égalité) trattamento fiscale nella Russia
del compagno Putin.
O no?
Severo Laleo
Nessun commento:
Posta un commento