venerdì 4 gennaio 2013

Liberté, Égalité, Fraternité: Depardieu



  
In Francia, si sa, tutto è GrandeGrande la Patria, Grandi i suoi Figli.
La Grande Patria Francia sa rendere, quando vuole, Grandi i suoi Figli.
Depardieu, figlio tra i tanti della Grande Francia, grazie al suo talento,
e grazie anche alla sua Grande Patria, a tutte le persone Francesi,
d’ogni condizione sociale ed economica, è diventato un Grande suo Figlio.
La sua fama ha varcato, con rapida corsa, nel tempo, i confini della suo Paese,
ma la sua ricchezza, originata dal suo genio, nasce con i colori della sua Francia,
nella Francia, per la Francia, dalla Francia.
Ora la Grande Francia, al di là del suo Presidente, da Grande Patria,
in difficoltà di bilancio, chiede ai suoi Grandi Figli, soprattutto se più fortunati,
di contribuire, più degli altri, al progresso economico della Nazione,
e a tutti, secondo le possibilità di ciascuno, chiede sacrifici.
Tutti hanno risposto, tutti i suoi figli, e, in quantità diffusa e più profonda,
soprattutto i più “poveri”, specie a reddito chiuso e definito.
Ma Depardieu, fugge, indignato Grande Figlio, dalla sua Grande Patria.

Forse il Grande Depardieu ha paura della sua Grande Patria,
che gli possa togliere troppo per aiutare i suoi più sfortunati fratelli (Fraternité),
e non intende, per nulla al mondo, rinunciare alle sue idee (Liberté),
e va a cercare, per soldi, lui, una volta giovane filocomunista
(ma quanti innamorati ha pur contato il comunismo nel ‘900!),
un equo (Égalité) trattamento fiscale nella Russia del compagno Putin.
O no?
Severo Laleo

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