venerdì 8 marzo 2013

Il vero studio dell’umanità è l’uomo. Quell'uomo





Ieri, W. Goethe, da “Le affinità elettive”:
"Libero ognuno d'occuparsi di ciò che lo attrae, che gli fa piacere, che gli pare utile,
ma il vero studio dell'umanità è l'uomo".

Oggi, 8 Marzo 2013:
Secondo Amnesty International Italia, “il numero di omicidi da uomo su uomo,
negli ultimi 10 anni,  è diminuito, mentre è aumentato il numero di donne
uccise per mano di un uomo: oltre 100 ogni anno.  
Secondo le ultime statistiche fornite dalla Casa delle Donne di Bologna 
che raccoglie dati sul femminicidio dal 2005:  sono 124 le donne uccise nel 2012. 
In leggero calo rispetto al 2011 quando le vittime erano state 129.
Ma nel dato del 2012 vanno anche conteggiati  i 47 tentati femminicidi 
che, fortunatamente, non hanno portato alla morte della donna.
E le 8 vittime, tra figli e altre persone (che portano il totale a 132).
Vittime italiane nel 69% dei casi, così come gli assassini (73%). 
Il 60% dei delitti è avvenuto nel contesto di una relazione tra vittima e autore,
in corso o conclusa. Nel 25% dei casi le donne stavano per porre fine
alla relazione o l’avevano già fatto”(Monica Ricci Sargentini).


Sì, il vero studio dell'umanità è l'uomo, proprio l’uomo,
anzi quell’uomo che ha perso e perde la sua umanità e dignità
nella violenza antica, di sempre, del femminicidio.

O no?
Severo Laleo

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