lunedì 4 marzo 2013

Streaming M5S: i paradossi della politica




Streaming M5S. E' in corso, almeno per genuinità d'organizzazione,
un'assemblea di istituto, seria e molto ordinata. Con applausi per tutti.
Assenti i fischi e i rumori. E anche le battute e i sorrisi. Molta emozione.
Un nuovo modo di "presentare" la politica e di "presentarsi" in politica.
E' una riedizione di un '68 più pragmatico, e per questo forse davvero 
rivoluzionario. Tutti vogliono risolvere un problema. Tutti.
Davanti a noi la generazione prole delle persone del '68 e educata
nella scuola rovinata -direbbe Gelmini- da docenti del '68.
Proprio ora una deputata parla di "diritto di imparare".
C'è anche don Milani, dunque. E tanta esperienza di lavori di "accoglienza". 
Semplifico ancora: queste persone, generazione prole di persone del '68,
educate nella scuola dei docenti, donne e uomini, sessantottini,
è una generazione di persone attente ai diritti e alla libertà,
con una dignità naturale e spontanea; e azzardo: queste persone,
anche se Grillo, perdendo la testa, decidesse di far votare
per "Ruby nipote di Mubarack", queste persone, ripeto, saprebbero
quale bottone schiacciare in piena libertà di coscienza.
E questo è per me una garanzia di democrazia. Grazie.
Solo una raccomandazione: la democrazia è dialogo paziente,
continuo e faticoso ed è tanto più importante quando si è consapevoli
di aver come guida l'interesse generale.
Ed ecco i paradossi.
Berlusconi, l’imprenditore liberale, con il suo Popolo della Libertà,
ha portato (purtroppo così va in Italia) in Parlamento
persone prontamente disponibili a votare il falso evidente,
in nome di un’interessata lealtà … a delinquere;
Grillo, il comico guru, con il suo Movimento 5 Stelle,
ha portato (per fortuna ancora così va in Italia) in Parlamento
persone esclusivamente disponibili a risolvere problemi,
in nome di un interesse generale per una rivoluzione morale.
O no?
Severo Laleo

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