In Svizzera,
secondo le proiezioni, il referendum contro i mega-stipendi
va diritto verso la
vittoria del sì. Riporto la notizia dal Corriere.it
“Stretta sugli
stipendi dei top-manager delle aziende e delle banche
in Svizzera. Con un
referendum, i cittadini svizzeri hanno deciso
di imporre regole rigidissime in
fatto di stipendi ai vertici delle aziende,
dando agli azionisti un potere
vincolante sui compensi.
LE PROIEZIONI - I dati non sono ancora ufficiali,
ma dalle prime proiezioni
realizzate dell'istituto Gfs. Bern per la tv di
Stato, il 70 % cento degli svizzeri
vuole dare agli azionisti un potere di veto
sul compensi e vietare buonuscite
stellari per i manager in uscita e compensi
troppo alti per quelli da assumere.
La stretta è legata al malcontento generale
per gli alti bonus dei top manager
o per le liquidazioni come quella di oltre
78 milioni di franchi svizzeri
(oltre 76 milioni di euro) accordata al
presidente uscente di Novartis, Daniel Vasella”.
Forse per una
democrazia avanzata è ora di fissare un limite anche alla povertà.
O no?
Severo Laleo
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