martedì 12 marzo 2013

Non sempre l’esperienza parlamentare è una garanzia. Anzi




Mentre molti si preoccupano della preparazione “politica”
delle persone elette in Parlamento dal M5S,
il Presidente della Repubblica, intanto, non perde l’occasione
per dare un’essenziale ripetizione di cultura istituzionale
sia all’ex Ministro della Giustizia, Alfano,
sia ai parlamentari di lunga esperienza,
il Senatore Gasparri e l’on. Cicchitto.

Ecco il comunicato integrale della Presidenza della Repubblica:

“Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto oggi al Palazzo 
del Quirinale  – su loro richiesta come preannunciato, alle ore 11.00 – il Segretario, 
on. Angelino Alfano, e i Presidenti uscenti dei gruppi parlamentari del PdL, 
on. Fabrizio Cicchitto e sen. Maurizio Gasparri. Essi gli hanno rappresentato preoccupazioni di carattere politico-istituzionale per recenti sviluppi delle vicende giudiziarie riguardanti il leader del loro partito e capo della loro coalizione.
I rappresentanti del PdL hanno altresì espresso piena consapevolezza della natura delle responsabilità e delle prerogative del Capo dello Stato che non può interferire nell’esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia”.
“Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto e’ accaduto ieri ed e’ sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano. Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare; e si e’ riservato di sviluppare più ampiamente in un prossimo intervento le sue valutazioni”.

In attesa del prossimo intervento, di sostegno all’insegnamento,
un grazie, per ora, al Presidente Napolitano.

O no?
Severo Laleo

P.S. "L'aberrante ipotesi"

In serata, dopo l'incontro con  il Comitato di Presidenza del Consiglio
Superiore della Magistratura, Napolitano è ancora intervenuto
con altre precisazioni e insegnamenti:
 "È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile" ma "non è da prendersi nemmeno in considerazione l'aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori giuoco - 'per via giudiziaria' come con inammissibile sospetto si tende ad affermare - uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale". E continua il Presidente: "Ho, negli anni del mio mandato, considerato e affrontato come problema essenziale quello del ristabilimento di un clima corretto e costruttivo nei rapporti tra giustizia e politica.....E ho indicato nel 'più severo controllo di legalità un imperativo assoluto per la salute della Repubblica da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell'investitura popolare ricevuta". 

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